Le idee innovative del “Movimento Avanguardie Educative”

Debate – Argomentare e dibattere

Il debate è una idea innovativa tra quelle proposte dal Movimento delle Avanguardie Educative.

Il «debate» è una metodologia per acquisire competenze trasversali («life skill»), che favorisce il cooperative learning e la peer education non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti. Il debate consiste in un confronto fra due squadre di studenti che sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato dal docente, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). Il tema individuato è tra quelli poco dibattuti nell’attività didattica tradizionale. Dal tema scelto prende il via il dibattito, una discussione formale, dettata da regole e tempi precisi, preparata con esercizi di documentazione ed elaborazione critica; il debate aiuta i giovani a cercare e selezionare le fonti con l’obiettivo di formarsi un’opinione, sviluppare competenze di public speaking e di educazione all’ascolto, ad autovalutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima. Il debate allena la mente a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico, arricchisce il bagaglio di competenze. Al termine il docente valuta la prestazione delle squadre in termini di competenze raggiunte. Nel debate non è consentito alcun ausilio tecnologico.

Perché adottare l’idea

  • Per superare la logica dello studio inteso come mero apprendimento mnemonico di testi scritti.
  • Per favorire l’approccio dialettico.
  • Per favorire la pratica di un uso critico del pensiero.
  • Per contestualizzare i contenuti della formazione alla società civile.
  • Per favorire l’integrazione degli strumenti digitali con quelli tradizionali.
  • Per sperimentare metodologie innovative di rappresentazione della conoscenza.
  • Per favorire il lavoro in gruppo.

Una metodologia didattica virale, molto divertente non solo per lo studente ma anche per il docente, ed è molto efficace nel superare le dinamiche della lezione “trasmissiva” e mette davvero al centro del processo d’apprendimento lo studente. Molto utile anche per implementare la metodologia CLIL.

Per questi motivi l’idea è tra le più adottate dalle scuole.

Sotto il video in cui le ricercatrici INDIRE Elena Mose, Silvia Panzavolta e Letizia Cinganotto riassumono (il video dura in tutto 8′:17”) le specificità della metodologia adottabile come idea innovativa dalle scuole aderenti al movimento.


MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento

MLTV è l’acronimo di Making Learning and Thinking Visible, denominazione usata durante la fase di sperimentazione e ricerca negli anni 2017-2018.

Successivamente, per favorire la comprensione nel contesto italiano, si è mantenuto l’acronimo MLTV, aggiungendo però un sottotitolo più ‘parlante’ (da qui l’Idea «MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento»).

L’Idea si propone di valorizzare e mettere a frutto sia le conoscenze, le abilità e le competenze di tipo disciplinare che lo sviluppo del pensiero nelle diverse declinazioni: critico, creativo, logico-matematico, riflessivo, decisionale, sistemico (destinato al secondo ciclo d’istruzione).

«MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento» ruota attorno ad alcuni costrutti fondamentali: in primis, la documentazione, intesa come la «pratica di osservare, registrare e condividere attraverso media differenti il processo e il prodotto dell’apprendimento con lo scopo di rendere l’apprendimento stesso più profondo» (Krechevsky et al., 2013). La documentazione è, in questa prospettiva, la via privilegiata per rendere l’apprendimento visibile al soggetto stesso, alla sua classe e alla sua comunità educativa. Diventa anche catalizzatore di un nuovo processo di ricerca didattica nella scuola, che attorno ad essa si trova a riflettere, discutere e confrontarsi; il secondo costrutto è il group learning, definito come «un insieme di persone che sono emotivamente, intellettualmente ed esteticamente ingaggiate nella soluzione di problemi, creazione di prodotti, attribuzione di senso. [Un gruppo] nel quale ognuno apprende sia autonomamente sia con e grazie agli altri» (PZ & Reggio Children, 2001); il terzo elemento nell’Idea «MLTV» è costituito da tutte quelle indicazioni (protocolli, Thinking Routine, ecc.) che rendono visibile il pensiero e che supportano lo sviluppo di capacità di ragionare in modo creativo, profondo e divergente. Il pensiero, infatti, non è solo legato alla dimensione cognitiva ma è disposizionale, distribuito, e può appunto essere reso ‘visibile’ attraverso pratiche particolari.

Orizzonti di riferimento

Perché adottare l’idea?

  • Per incoraggiare una cultura della classe come comunità democratica orientata al rispetto reciproco, all’ascolto dell’altro e alla collaborazione.
  • Per sostenere con opportuni strumenti la pratica di riflessione continua sul proprio agire didattico.
  • Per creare una collaborazione con i colleghi basata sul regolare confronto professionale.
  • Per costruire a scuola una comunità di docenti orientata al miglioramento continuo.

Sotto il video in cui le ricercatrici INDIRE riassumono l’idea innovativa “MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento”.


Apprendimento differenziato

La metodologia innovativa dell’Apprendimento Differenziato è un’altra idea innovativa del movimento Avanguardie Educative adottabile dalle scuole.

L’ambiente formativo è pensato e progettato per svolgere contemporaneamente attività diverse con l’obiettivo di promuovere un processo di apprendimento basato su esperienza, interdisciplinarità e ricerca. L’insegnante accoglie le differenze, promuove le potenzialità, riconosce i talenti, personalizza la proposta formativa e valorizza il lavoro della comunità, rendendo ogni alunno protagonista del proprio curricolo. Si co-progettano modi, spazi e tempi per gestire le attività di apprendimento differenziato: l’insegnante organizza con gli studenti le attività della giornata e gli alunni si distribuiscono in specifici spazi («stazioni») in cui, a rotazione, svolgono i propri compiti giornalieri. L’autonomia nello svolgimento è possibile per la presenza di strumenti di gestione e apprendimento (ad es. istruzioni per l’uso e schedari per l’autocorrezione, ecc.). Al termine delle attività ogni studente ha a disposizione una scheda per l’autovalutazione, strumento che gli consente di registrare i progressi e i punti di debolezza del suo percorso.

Perché adottare l’idea

  • Per sviluppare e rafforzare l’apprendimento autonomo, i talenti individuali, il valore del vivere e dell’apprendere in gruppo.
  • Per fare della scuola un luogo di elaborazione culturale ma anche di partecipazione civica e sociale, di cittadinanza attiva.
  • Per sviluppare una metodologia didattica attiva che superi il concetto di lezione frontale, mettendo gli studenti al centro dei processi di apprendimento.
  • Per favorire l’integrarsi di differenti modi di apprendere e studiare (alcuni dei quali vicini a modelli e comportamenti dei giovani d’oggi).
  • Per ottimizzare l’utilizzo delle risorse (infrastrutturali, umane, finanziarie) interne ed esterne alla scuola.

Nel video sottostante (17′:09″) la ricercatrice INDIRE Elisabetta Cigognini, spiega brevemente l’idea innovativa del Movimento.


Apprendimento autonomo e tutoring

Apprendimento autonomo e tutoring sono metodologie integrate, sperimentate dalle scuole aderenti al movimento della Avanguardie educative, con studenti dalla quinta primaria alla terza secondaria di primo grado.

L’apprendimento autonomo mette al centro la  responsabilità e la libertà dello studente rispetto al proprio percorso di apprendimento: insegnanti e studenti decidono i temi da approfondire e le attività da svolgere in base a piani plurisettimanali e materiali didattici predisposti, lasciando progressivamente gli studenti liberi di decidere a cosa dedicarsi e di reperire il materiale necessario. Le modalità di lavoro sono individuale, peer to peer e di gruppo. Ai più piccoli sono proposte attività meno strutturate che promuovono forme di autonomia e differenziazione. Nel tutoring insegnante/studente, il tutor è un insegnante che gioca un ruolo didattico e relazionale, affianca lo studente come figura di riferimento che ascolta, orienta, media, svolge una funzione di coaching e di mentoring. Il tutor incontra periodicamente lo studente per elaborare il «Quaderno del mio percorso» e si relaziona con gli insegnanti del Consiglio di Classe.

Orizzonti di riferimento

Perché adottare l’idea

  • Perché ogni classe presenta una varietà di tempi e modi di apprendere. Le pratiche per l’apprendimento autonomo e il tutoring offrono molteplici risposte alle diverse caratteristiche degli studenti e forniscono loro la possibilità di riflettere sul proprio percorso.
  • Perché gli adolescenti sono spesso soli alle prese con compiti impegnativi. Lavoro autonomo e tutoring permettono di affiancarli, di accompagnare la transizione verso la completa autonomia, prevedendo spazi di libertà e di contenimento e la possibilità di esprimersi rispetto ai bisogni, alle inclinazioni e alle passioni.
  • Perché la ricerca scientifica basata sulle evidenze ha comprovato l’effetto positivo del peer tutoring sugli apprendimenti degli studenti. Sia chi riveste il ruolo di tutor sia chi si avvale del supporto di questa figura ottiene infatti miglioramenti significativi e dimostrabili, specialmente se al tutoring tra pari si affianca la facilitazione dell’insegnante che fornisce un feedback costante e aiuta a fissare obiettivi di apprendimento e a monitorare i risultati.

Nel video la ricercatrice INDIRE Raimonda Morani riassume in poco più di cinque minuti la metodologia dell’apprendimento autonomo e tutoring.



Altre idee innovative del Movimento:

Dentro/fuori la scuola – Service Learning

La pagina dell’idea innovativa


TEAL – Tecnologie per l’apprendimento attivo

La pagina dell’idea innovativa


Oltre le discipline

La pagina dell’idea innovativa


Il piano di adozione dell’idee innovative

Resta unico anche se la scuola adotta più di un’idea. Gli unici abilitati a compilare il piano di adozione sono i dirigenti scolastici.

⇒ Per registrare la scuola sul sito del Movimento Avanguardie Educative e adottare un’idea o proporne una propria è sufficiente che il Dirigente sega questo link